Ho iniziato con le persone, quelle che mi hanno aiutato e tutti quelli che hanno aggiunto qualcosa alla mia avventura.
Tutto è cominciato nel 1993 quando ho incontrato Gianluca Lupacchini di Pescara, lui è il responsabile di tutto ciò che è accaduto, mi ha messo su un furgone Rollerblade e io mi sono trovato a Genova il 21 marzo 1993 alla prima edizione di una fiera. In quella occasione ho conosciuto Sly, qui ritratto in una foto del 1997 a Genova che poi è apparsa su Skate and Roll!
Mi pare di ricordare il muretto del matitone e un gran panico di tutti i presenti. Lui e Matteo Guidi pronti a salire sulle cronache di Skate & Roll, una grande passione che secondo me è troppo forte rispetto alle persone e le aziende del pattinaggio con cui abbiamo lavorato. ;-). Devo dire che lo stile di Matteo era avanti anni luce e anche Sly libero da altri casini era molto fantasioso!!
Nel 1995 si sono affiancati altri 4 ragazzi nel team Rollerblade (il primo, super ufficiale team italiano!) Daniele Lenzi, Massimo Orsoni, Andrea Menegatti e Alessandro Brighetti. Per riassumere questi 4 ragazzi mi piace un casino questa foto di Jesolo del 1997. Brighetti era un rider incredibile, 160, pazzo come la strada, imprevedibile, quello che allora io consideravo lo STUNT (o quello che mi avevano fatto credere a riguardo). CALLO (ora fa il fotografo per la Ferrari) mi ha fatto per Rollerblade questa bellissima foto che suda california e mare (almeno per me). Quando penso a Brighetti mi viene in mente un backflip a pallina in una delle sue ultime esibizioni.. un gatto!
Per quanto mi riguarda avevo ancora in mente le foto di questo che volava con i pattini ai piedi (dal film "Rollerblade sulle ali del vento") Chris Edwards che poi ebbi la sfortuna di conoscere a Losanna quando ormai con il pattinaggio aveva poco da dire. Penso che prima di Arlo, Edwards sia stato l'incarnazione e l'ideale di chi pattinava in quel periodo! Nel 1998 era rimasto poco di quell'atleta. sicuramente questo 450° lock back fatto sul box di Losanna è la cosa migliore di quel periodo!
Inline skate and Roll è stata la rivista che mi ha permesso di esprimermi e divertirmi con tanta gente (oltre a qualche soldo che non guasta). Li ho trovato Zot con cui ho condiviso tanti articoli. Eravamo veramente diversi alla fine...chissà che fine a fatto (la foto è del 2000 a Salussola).
All'inizio come dicevano allora i ragazzi con cui collaboravo (Max e Chicco di Torino) c'era la licenza di uccidere, ovunque andavi le piazze si riempivano di curiosi e gente spontanea. Il pattinaggio in linea è stato forse il secondo "fenomeno sportivo un pò estremo" a diventare rapidamente di massa (dopo lo skate). Quelli a seguire (monopattini, etc) non hanno avuto la stessa velocità e durata per imporsi. Aggiungo una foto di Alessandro Degiuseppe (detto il cappero) mitico Demo-driver con me dal 1996!
mercoledì 27 febbraio 2008
Iscriviti a:
Post (Atom)